Poseidonia - Paestum: Lo scavo dell'insula In 6-8

Attività Poseidonia - Paestum: Lo scavo dell'insula In 6-8

Poseidonia - Paestum: Lo scavo dell'insula In 6-8


La definizione del progetto di ricerca e scavo in una delle insulae dell’antica Poseidonia-Paestum è l'esito finale di un'attenta riflessione e di confronto con la direzione del Parco Archeologico di Paestum e Velia. Il progetto scaturisce dalla consapevolezza che ad oggi nessuna insula della città di Paestum è stata mai indagata stratigraficamente a partire dai livelli moderni.

Il cantiere sarà destinato ad un’alta formazione che prevede da parte degli allievi della Scuola l’affinamento delle tecniche di scavo, l’acquisizione di competenze nella raccolta e registrazione dei dati, nelle problematiche relative al restauro e alla conservazione delle strutture murarie, dei materiali e delle intere aree scavate ma anche nel coordinamento e nella progettazione e realizzazione dell’edizione scientifica dei risultati. Le attività sul campo (scavo, documentazione, catalogazione materiali, informatizzazione dei dati) saranno affiancate da lezioni e seminari appositamente dedicati che consentiranno agli allievi di entrare nella logica e nella programmazione del cantiere, dei risultati scientifici e della loro divulgazione a più livelli.

Lo scavo, iniziato nel 2020 (2020-2023) e ora al suo primo rinnovo di concessione (2024-2026), è coordinato dal Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Salerno, prof. Fausto Longo, con la collaborazione dei docenti di archeologia e degli allievi-specializzandi della Scuola. L’area di indagine corrisponde alla parte meridionale dell'insula In (6-8), la terza ad ovest dell'Agora-Foro e a nord della plateia mediana della città. L’insula immediatamente ad est (In 4-6) nella parte nord ha restituito l’unico esempio di casa arcaica di Paestum consentendo al contempo di ricostruire la divisione degli isolati della città tardo arcaica (all'incirca 17 x 17 m).

Le attività sul campo sono state precedute da una ricerca di archivio (vecchie cartografie con individuazione del rudere e delle sue trasformazioni, vecchie foto, rilievi catastali) e da una pulizia dell’area da indagare. Seguirà un nuovo rilievo sia dei ruderi (anche se fuori dalla concessione) sia del fronte scavo effettuato negli anni Cinquanta. A questo lavoro seguirà la schedatura delle strutture murarie ancora visibili e del relativo studio (tecniche edilizie, materiali, stratigrafie murarie). Una corretta aereofotogrammetria dell'area e le indagini geofisiche completeranno la fase preliminare cui faranno seguito le attività di scavo coordinate dagli archeologi della Scuola di Specializzazione in beni archeologici insieme a specializzandi, dottorandi e studenti. Le attività saranno concordate di volta in volta con la direzione del Parco Archeologico con il quale si stabiliranno anche le modalità di visita al pubblico degli scavi in corso e, in generale, tutto ciò che riguarderà la comunicazione (filmati, interviste, comunicazione social).

Le ricerche di scavo potranno offrire uno spaccato della città di Poseidonia-Paestum con l'ulteriore arricchimento delle fasi che ne precedono l'abbandono definitivo, genericamente datato tra VI e VII secolo d.C. Lo scavo potrà quindi consentire di capire meglio i processi di trasformazione della città, da quella greca a quella tardo antica e medievale con una maggiore definizione delle cronologie - soprattutto quelle più recenti - sino ad ora ignote o comunque poco note.

Il settore d’intervento (Saggio 292) copre la porzione meridionale dell’isolato, lo stenopòs laterale ad E (An6) e il marciapiede posto a N della plateia Bo. L’insula, come abbiamo subito appurato dopo la pulizia effettuata nel 2021, comprende un ampio complesso termale nelle ultime fasi di vita ascrivibili all’età imperiale, le cui strutture si aprono sul più importante asse viario della città (Bo), invadendo anche l’area del marciapiede.

Nel 2021, dopo aver rimosso gli strati superficiali moderni, sono state ripulite le strutture murarie in evidenza e sono state riconosciute e numerate tutte le UUSS messe in luce nel corso dei vecchi scavi nella fascia meridionale occupata dal marciapiede antistante l’isolato.

Nel 2022, le prospezioni geofisiche hanno rilevato diversi setti murari e anomalie, poi riconosciute come concrezioni travertinose formatesi a seguito di ristagno dell’acqua per effetto dell’impaludamento dell’area in una fase cronologica ancora da definire. Lo scavo è proseguito all’interno dell’insula con una serie di interventi in profondità negli ambienti A1, A2, A3, A4 e A5, sullo stenopòs An6-8 e in prossimità di una vasca messo in luce durante la pulizia iniziale.

Lo scavo della campagna del 2023 ha interessato il settore presso la vasca di raccolta dell’acqua a S del precedente intervento (settore 4A), quello nell’ambiente 3 a ridosso con l’ambiente 2 (settore 2A, poi interrotto), quello nell’ambiente 5 più occidentale con ampliamento verso E e, infine, la prosecuzione dello scavo al di sotto dello stenopòs orientale An6.

La complessa stratigrafia emersa a S della grande vasca ha messo in luce muri, intonaci ed un ambiente, non scavato integralmente, ma riempito dal collasso dell’elevato. Dall’interno sono emersi resti di tubuli fittili e numerose tessere di mosaico che lasciano pensare che si tratti di una vasca-fontana. La prosecuzione dello scavo potrà darci informazioni più precise in merito. Nel settore 5 la strategia di scavo ha previsto prima l’asportazione sistematica della stratigrafia conservatasi nella nuova area di indagine, fino al raggiungimento delle quote e dei livelli raggiunti nel 2022 e, successivamente, la rimozione dello strato moderno che, nel corso di alcuni decenni, aveva parzialmente riempito la trincea di Sestieri. Infine è stato ripreso lo scavo del settore An6 a ridosso del muro perimetrale E dell’insula in 6-8. Il saggio è stato tracciato con l’obiettivo di intercettare il proseguimento a N del basolato (già messo in luce nella campagna di scavo del 2021 e 2022), di portare alla luce il potente crollo già in parte emerso al di sotto di uno strato di travertino (probabilmente il medesimo formatosi in epoca tardo antica o medievale riconosciuto nel settore 5 e sul marciapiede nel corso dell’intervento del 2021) e di definire i livelli stratigrafici successivi e antecedenti la costruzione della strada stabilendo anche la sua relazione con il muro perimetrale dell’isolato.

Partnership

Ministero della Cultura
Parco archeologico di Paestum e Velia
UNISA - Laboratorio di Archeologia Classica
Periodo della missione e orari di lavoro: 25 agosto-27 settembre; ore 7:00-16:30/17:30, con pausa pranzo 13:00-14:30
Posti disponibili: tutti gli allievi della Scuola di Specializzazione; numero da definire di studenti del corso magistrale in Archeologia e culture antiche e del corso triennale in Beni culturali
Posti disponibili: mininmo 4 settimane per gli specializzandi; minimo settimane per gli altri studenti
Termine prenotazione: 10 maggio per gli specializzandi; 30 maggio per gli altri studenti
Modalità prenotazione: inviare richiesta tramite email alla dott.ssa Anna Salzano (annsalzano@unisa.it)
Vitto incluso: vitto completo per chi alloggia a Paestum; solo pranzo per chi non alloggia
Alloggio incluso: alloggio incluso per gli specializzandi; verifica di assegnazione dell'alloggio per gli studenti del corso magistrale; no alloggio per corso triennale
Ulteriori richieste: indispensabili certificato di vaccinazione antitetanica in corso di validità (validità decennale); certificato medico di idoneità allo scavo (annuale); certificato del Corso sulla sicurezza nei cantieri (validità 5 anni).
Attrezzatura e presidi di sicurezza personale necessari: presidi antinfortunistici personali (calzature da cantiere); eventuali attrezzi da scavo personali.

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